Il principio del ne bis in idem cautelare non è ostativo alla reiterazione del sequestro preventivo sia nel caso in cui questo intervenga su beni in relazione ai quali il vincolo reale sia stato già disposto, allorquando il reati contro il patrimonio nuovo decreto si fondi su di un'esigenza cautelare diversa da quella inizialmente ipotizzata ovvero qualora l'autorità procedente sia chiamata a valutare elementi precedentemente non esaminati, sia nel caso in cui il nuovo provvedimento sia fondato sulla foundation di un titolo di reato diverso da quello inizialmente ipotizzato (Sez. 3, 7613/2022).
Di regola tale distinzione non ha peso perché, nella maggior parte dei casi la persona offesa coincide con la persona danneggiata dal reato.
Questo articolo intende fare chiarezza sulla distinzione tra denuncia e querela, elementi fondamentali del diritto penale che ogni cittadino dovrebbe conoscere.
Ai fini dell’emissione del sequestro preventivo, il giudice deve valutare la sussistenza in concreto del fumus commissi delicti
In tema di sequestro preventivo, il "periculum in mora" richiesto dal comma one dell'art. 321 c.p.p. deve presentare i requisiti della concretezza e attualità, da valutare in riferimento alla situazione esistente non soltanto al momento dell'adozione della misura cautelare reale ma anche durante la sua vigenza, di modo che possa ritenersi quanto meno probabile che il bene assuma carattere strumentale rispetto all'aggravamento o alla protrazione delle conseguenze del reato ipotizzato o all'agevolazione della commissione di altri reati. (Annulla con rinvio, Trib. lib. L'Aquila, 31/03/2014 )
Qualora il prezzo o il profitto c.d. accrescitivo derivante dal reato sia costituito da denaro, la confisca delle somme di cui il soggetto abbia comunque la disponibilità, deve, essere qualificata arrive confisca diretta e, in considerazione della natura fungibile del bene, destinato a confondersi con le altre disponibilità economiche del reo, non necessita della prova del nesso di derivazione diretta tra la somma materialmente oggetto della ablazione e il reato (SU, 31617/2015).
Entrambi gli strumenti, denuncia e querela, servono a portare alla conoscenza delle autorità giudiziarie la notizia di un reato. Questo passaggio iniziale è cruciale for each l’avvio delle indagini e l’eventuale prosecuzione dell’azione penale contro l’autore del reato.
Facciamo un esempio. Accesso abusivo a sistema informatico. Un dipendente di una azienda ruba le password e accede al sistema informatico della società ed estrapola informazioni riservate che comunica advert un giornale locale e che riguardano documentazione sottoscritta da un dirigente dell’amministrazione della società.
La giurisprudenza ha chiarito che il termine per proporre la querela è di tre mesi e non di novanta giorni, sicché la scadenza di un termine stabilito a mesi si verifica, ex
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Nonostante la confusione tra i thanks termini, tra querela e denuncia ci sono delle differenze specifiche. In primis i reati perseguibili a querela solitamente hanno una gravità minore rispetto a quelli procedibili d’ufficio.
La remissione non create effetti se non è accettata dalla persona querelata. Dunque, affinché il reato si possa estinguere for every remissione della querela occorre che il querelante ritiri la propria segnalazione e che il querelato sia d’accordo.
Dati anagrafici: bisogna identificare chei è la persona che procede alla denuncia. Qualora si tratti di una società, del suo legale rappresentante ovvero quando si tratti di un minore, del curatore che lo rappresenta.
Il procedimento penale innescato con la presentazione della denuncia è irreversibile. Solo le autorità potranno decidere di non procedere oltre se, advertisement esempio, riterranno infondata la notizia di reato oppure maturata la prescrizione.